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Aree di ricerca  

  • L'attività di ricerca del Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia si sviluppa nelle seguenti aree:

    Area preclinica: la componente della ricerca preclinica del DIPO rappresenta un'area altamente diversificata di sviluppo tecnologico integrata con la controparte clinica per l'identificazione e l'applicazione di strumenti diagnostici e terapeutici personalizzati contro le neoplasie solide e del sistema emolinfopoietico. A questo scopo sono state sviluppate tecnologie di oncogenomica, spettrometria di massa e cristallografia, farmacologiche, biochimiche e di imaging molecolare. Queste tecnologie vengono applicate a modelli di Drosophila, cellulari ed animali, e su organoidi ottenuti da tumori primari. In particolare, l'imaging molecolare viene sviluppato attraverso modelli preclinici (cellulari e animali) per l'indagine spazio/temporale dei processi biologici correlati al tumore e per la valutazione dell'attività di farmaci antineoplastici.

    L'area di anatomia patologica (APA) si avvale di tecnologie avanzate che permettono esami di patologia tradizionale, e caratterizzazione completa fenotipica e molecolare (immunoistochimica, citofluorimetria a flusso, citogenetica, sequenziamento genico, ibridazione in situ, next-generation sequencing, caratterizzazione della biopsia liquida). I laboratori APA dove lavora il personale del DIPO si caratterizzano per la partecipazione attiva alla gestione multidisciplinare dei pazienti oncologici e per la costante integrazione dei risultati della ricerca traslazionale nella pratica clinica, in particolare sui tumori mammari, polmonari e gastroenterici. A questo proposito, è importante rilevare che i laboratori APA sono provvisti di Biobanche.

    La ricerca in oncologia medica ed onco-ematologia è di tipo prevalentemente clinico e traslazionale. Essa è orientata a definire l'attività di nuovi farmaci e strategie terapeutiche per la cura di tutti i tipi di tumori solidi ed ematologici e ad identificare fattori predittivi di attività e resistenza ai farmaci studiati o fattori prognostici per la selezione dei pazienti. Gli studi svolti vanno da fase I a fase III, inoltre nei centri di ematologia ove opera il DIPO si svolge il più alto numero di trapianti di midollo d'Italia (oltre 400 per anno). I centri sono anche accreditati per le terapie cellulari (CAR T-cells e protocolli con cellule mesenchimali per fare due esempi significativi). Complessivamente nell'area medica negli ultimi tre anni sono stati attivati più di 200 studi clinici.

    L'attività di oncologia chirurgica afferente al dipartimento è di larghissime proporzioni numeriche (migliaia di casi/anno) e concentra alcuni programmi di eccellenza nazionale e sovranazionale. L'Istituto Nazionale dei Tumori è l'unico centro trapianto di fegato con specifico orientamento oncologico autorizzato in Italia, genera il maggiore volume globale di attività sui tumori dell'apparato digerente mono-istituzionale prodotto in Italia, e partecipa direttamente (board membership) alla redazione delle linee-guida europee sul trattamento dei tumori epatici. L'Istituto Europeo di Oncologia annovera la divisione di chirurgia toracica con la più bassa mortalità registrata in Italia per numero di prestazioni su pazienti oncologici e la maggiore innovatività di trattamento delle fistole bronco-pleuriche (per tramite di stem cell transplant). A ciò si aggiungono due centri certificati a livello europeo per la terapia dei tumori neuroendocrini toracici e addominali. I gruppi chirurgici oncologici afferenti al dipartimento hanno attività di ricerca propria, tesa al perfezionamento dei modelli di preservazione d'organo e alle strategie integrate di trattamento loco-regionale, per mezzo anche di sale operatorie integrate di ultima generazione per lo sviluppo di procedure mini-invasive laparoscopiche (INT) o robotiche (IEO). L'attività scientifica aggregata a tali volumi quali/quantitativi di attività è fortemente orientata sui trial clinici di outcome, di competitive-risk e di costo/beneficio, oltre che in ricerca biomolecolare per tramite dell'attività di procurement per l'implementazione delle biobanche. A fronte dell'ampiezza del suo sviluppo clinico l'attività di chirurgia oncologica è tuttavia non sufficientemente focalizzata nella ricerca sperimentale sulle nuove tecnologie e sul loro impatto in campo oncologico, con lo scopo ultimo di migliorare la preparazione, la conduzione e la valutazione degli interventi chirurgici per cancro. Il presente progetto di fatto si pone l'obiettivo di colmare tale gap integrando i campi biotecnologici della realtà aumentata alla conduzione degli interventi di diagnosi e asportazione di una neoplasia nell'uomo, anche per tramite di adeguate sperimentazioni preliminari di laboratorio su modello animale.

    La radioterapia oncologica del dipartimento è dotata di tecnologie di ultima generazione. Le principali aree di ricerca in radioterapia includono: Personalizzazione della terapia oncologica, Ipofrazionamento, Radioterapia ad alta precisione e Trattamenti combinati.

    La diagnostica per immagini del DIPO è costituita da due grandi divisioni cliniche radiologiche che dispongono per questo progetto di 4 Risonanze Magnetiche (RM) e sei apparecchi per tomografia computerizzata (TC) di ultima generazione. I protocolli diagnostici e le competenze degli operatori sono prevalentemente orientate alla valutazione della efficacia di terapie oncologiche personalizzate (mediche, chirurgiche e radioterapiche), sia in termini di predizione della risposta, sia per la valutazione dell'efficacia. Si stanno altresì sperimentando nuove tecnologie diagnostiche, come l'impiego delle mm-Waves sia per la diagnosi di tumori, sia per il controllo, in vivo, dei margini di resezione chirurgici. Nel campo della realtà aumentata è in corso di elaborazione un sistema che consente di fondere le immagini della colonscopia virtuale con quelle della console dei robot chirurgici.

    Nel dipartimento esiste infatti anche un gruppo di ricerca la cui attività è focalizzata principalmente sui processi cognitivi e sulle strategie decisionali in ambito medico e sull'utilizzo delle nuove tecnologie per favorire tali processi.
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